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Una comunicazione in-sostenibile

20/02/2024

Cristiana Rogate

Cosa comporta per le organizzazioni, una narrazione aziendale non autentica? Se ne parlerà il 6 marzo in IULM in un dibattito su sostenibilità e greewashing, con il patrocinio di FERPI, in vista dell'approvazione del nuovo regolamento UE sui rating ESG.

Greenwashing, SDGswashing, Pinkwashing, Socialwashing. La pratica del “washing” è applicabile a tutte le dimensioni della sostenibilità, ormai diffusa e particolarmente dannosa non solo per la reputazione, ma anche per la capacità delle imprese di produrre valore nel medio lungo periodo.

Oggi più che mai, infatti, con la discesa in campo della finanza sostenibile e delle nuove normative europee, si afferma una crescente esigenza di misurare e comunicare in modo rigoroso e affidabile le performance ESG, come dimostrano la CSRD, il Regolamento sui rating ESG e l’approvazione da parte del Parlamento europeo della Direttiva sui Green claims (dichiarazioni verdi e sistemi di etichettatura ambientale).

Bilanci di sostenibilità basati su metriche science based e significative, diventano dunque strumenti fondamentali per determinare il valore presente e futuro dell’Impresa e consolidarne il capitale reputazionale.

In realtà, oggi molte imprese scelgono di comunicare a consumatori, investitori e altri soggetti del mercato, affermazioni e dati falsi, infondati o fuorvianti, sottovalutando il rischio di una comunicazione ingannevole, che finisce per generare costi in-sostenibili in quanto largamente superiori al risparmio che si ottiene “fingendo” di integrare la sostenibilità nel business.
Mi riferisco all’impossibilità di accedere a finanziamenti, bandi e gare, alla perdita di consenso e fette di mercato, alla difficoltà ad attrarre e mantenere talenti e giovani generazioni.

Per evitare costose crisi reputazionali, sanzioni e perdita di consenso e risorse, è dunque necessario che la comunicazione sia alimentata da un’analisi rigorosa e verificabile di risultati, effetti e impatti prodotti dall’impresa sulle tre dimensioni - economica, sociale e ambientale. Una comunicazione autentica e trasparente che, oltre agli aspetti di unicità e di successo, sia in grado di rappresentare e motivare elementi critici e obiettivi non raggiunti, impatti positivi e negativi, attivando un dialogo costruttivo con i diversi stakeholder, in chiave di apprendimento reciproco e di miglioramento continuo.

Di tutto questo parleremo a Milano il 6 marzo, in occasione dell’evento “NARRAZIONI (IN)AUTENTICHE? Dibattito su sostenibilità e greenwashing, in vista del nuovo regolamento UE sui rating ESG”, organizzato da Luca Poma, Professore di Reputation management dell’Università LUMSA e con il patrocinio di FERPI.

Vi aspettiamo dalle ore 16.30 in Sala dei 146 - Università IULM (Via Carlo Bo, 7) a Milano.

Per partecipare è necessaria la registrazione a www.eventbrite.com/e/biglietti-false-esg-narrazioni-aziendali-inautentiche-784349228657?aff=ebdsshcopyurl&utm-source=cp&utm-term=listing&utm-campaign=social&utm-medium=discovery&utm-content=attendeeshare

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