Redazione
Il Bilancio non è un mero strumento di rendicontazione, ma uno strumento vivo, fortemente identitario, capace di trasferire i valori che guidano le strategie d’impresa. Ne è convinta Maria Elena Manzini. Corporate Social Responsibility Manager di CIRFOOD, vincitore nell'edizione 2020 dell'Oscar di Bilancio 2020 del Premio Speciale per la Comunicazione.
In attesa di ripartire con l’edizione 2021 dell’Oscar di Bilancio, proseguiamo le interviste ai vincitori della passata edizione: oggi ascoltiamo le riflessioni di CIRFOOD che ha vinto il premio speciale “Comunicazione”. Quali sono gli aspetti che, secondo lei, sono stati ritenuti dalla Giuria più interessanti e innovativi?
Credo che la Giuria abbia colto perfettamente il percorso evolutivo che il Bilancio di Sostenibilità della nostra impresa ha intrapreso da alcuni anni. Percorso finalizzato alla costruzione di uno strumento in grado di racchiudere e raccontare con immediatezza il “mondo CIRFOOD”, caratterizzato dall’attenzione per le persone, la qualità e l’ambiente. Non abbiamo mai considerato il Bilancio un mero strumento di rendicontazione, ma uno strumento “vivo”, fortemente identitario, capace di trasferire i valori cardine che sottendono e guidano le strategie dell’impresa e le azioni delle nostre 13.000 persone, oltre a dare una visione sul futuro.
Gli aspetti innovativi, riconosciuti dalla Giuria, sono la contemporaneità del progetto editoriale nella sua interezza, la capacità di costruire una narrazione tematica fluida e l’importanza di rendere accessibile il Bilancio attraverso l’utilizzo di diversi canali di comunicazione per raggiungere pubblici sempre più ampi. Il nostro progetto editoriale, sviluppato in collaborazione con Lifegate è sintetizzato in una versione smart, disponibile anche in inglese, raccontato in un video e grazie a tutti i canali digitali dell’impresa (website, canali social, intranet, dem, ecc.) viene diffuso in modo capillare raggiungendo i nostri pubblici di riferimento in tutta Italia, in Olanda e in Belgio. Questo riconoscimento, in un anno estremamente difficile, ci rende ancora più fieri e consapevoli di quanto la responsabilità sociale, la cooperazione e l’innovazione siano più che mai indispensabili per progettare la ripartenza, non solo delle imprese, ma del sistema Paese.
Il coinvolgimento degli stakeholder è uno degli asset della vostra strategia. Rispetto alla definizione dei contenuti bilancio come avete ingaggiato i vostri pubblici?
Da sempre, CIRFOOD mette al centro la qualità e i suoi stakeholder e da questo deriva quotidianamente una logica di responsabilità integrata, che mantiene saldi i nostri principi identitari: passione, trasparenza, etica e rispetto delle regole del mercato, qualità, professionalità e sicurezza alimentare garantiti nel servizio di ristorazione, protezione della salute delle persone, soddisfazione del personale e del cliente, tracciabilità dei prodotti, orientamento all'educazione alimentare e attenzione alla tutela ambientale.
Dal 2015 il nostro Bilancio di Sostenibilità è redatto secondo le linee guida GRI ed è un lavoro collettivo di collaborazione e ascolto di tutte le funzioni aziendali. Il coinvolgimento di una rappresentanza molto ampia dell’impresa alla stesura del Bilancio ci consente di raccogliere, in modo puntuale, le informazioni necessarie alla creazione dei contenuti e anche le aspettative dei relativi stakeholder. Il bilancio prevede una sezione dedicata alle attività di ascolto dove, per esempio, vengono inserite le iniziative di dialogo con il territorio, come le attività di educazione alimentare o delle commissioni mensa.
In questo capitolo vengono anche documentati i progetti di stakeholder engagement attivati nel corso dell’anno. Nel 2019, alcuni dei momenti più importanti sono stati il lancio del CIRFOOD DISTRICT, il nostro centro di innovazione dedicato ai temi della nutrizione e del food service e la presentazione – in diretta streaming - dell’indagine condotta da Nomisma per l’Osservatorio Buona Pausa Pranzo di CIRFOOD sulle percezioni e il vissuto degli italiani in pausa pranzo. In questa occasione, il Giornale del Cibo - magazine online di cultura gastronomica e informazione alimentare edito da CIRFOOD -, ha lanciato la campagna #BuonaPausaPranzo per indagare le abitudini più diffuse in pausa pranzo dagli italiani, confermandosi strumento continuativo di ascolto dei consumatori. Per quanto riguarda il 2020 possiamo anticipare che, anche in un anno complicato, abbiamo attivato diversi strumenti di aggiornamento e dialogo con i nostri dipendenti (canali digital dedicati, video messaggi, dirette streaming), mentre esternamente abbiamo continuato a diffondere i nostri valori attivando progetti che potessero favorire la relazione con i clienti, al fine di affrontare insieme anche la fase di ripartenza (vs. Nutriamo la scuola, progetto di educazione al valore del cibo e del ritorno a scuola in sicurezza).
Per quanto riguarda la divulgazione del nostro Bilancio di Sostenibilità, come già anticipato nella domanda precedente ogni anno cerchiamo di renderlo maggiormente fruibile per i nostri stakeholder e per tutte le nostre persone. Lato interno, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, abbiamo mantenuto la maggior parte dei nostri appuntamenti annuali, come le 8 assemblee territoriali, che per la prima volta si sono svolte non in presenza ma collegati da remoto, dove vengono presentati oltre ai dati economici anche informazioni sociali.
"Feed the future" è la filosofia che ispira il vostro modo di fare impresa e che ha caratterizzato CIRFOOD in 50 anni di storia: ci spiega meglio il vostro impegno?
CIRFOOD da sempre opera nel pieno rispetto del territorio e delle persone con cui interagisce e in quest’ottica ha fatto propri gli SDG’s -Sustainable Development Goals - dell’Agenda 2030 dell’ONU, implementando progetti e iniziative che puntano a far crescere l’impresa in modo sostenibile, dal punto di vista sociale, economico e ambientale, per consentire alle prossime generazioni di godere delle stesse risorse e degli stessi diritti di oggi.
In linea con la visione che ispira tutte le sue attività, “Feed the Future”, CIRFOOD è guidata da sempre da due elementi imprescindibili: l’attenzione alle persone e alla sostenibilità, con un occhio sempre attento al futuro. Tutte le nostre azioni puntano, non solo a migliorare il benessere dei nostri clienti e dei nostri dipendenti, ma anche a generare valore in modo sostenibile per la società, le generazioni a venire e i territori. Tali azioni si basano su un modello di impresa che ha avviato un percorso di transizione verso l’Economia Circolare, l’unico possibile per ripensare i propri modelli di ristorazione, dalla produzione fino al servizio, valutando l’intero ciclo di vita dei prodotti per arrivare a un sistema quanto più possibile sostenibile. In coerenza con questo, CIRFOOD ha scelto di aderire all’Alleanza per l’Economia Circolare, insieme a 17 grandi imprese tra le più importanti nei rispettivi settori. La lotta allo spreco alimentare è colonna portante e fondamentale per concretizzare la nostra visione di business, per questo lavoriamo continuamente allo sviluppo di soluzioni innovative per ridurre gli sprechi alimentari e, parallelamente, a promuovere una corretta educazione ambientale e sani stili di vita rivolgendoci ai nostri soci, dipendenti, clienti e studenti.