Redazione
Negli ultimi anni si è assistito a una crescita costante di manifestazioni, eventi e festival culturali che hanno assunto un ruolo decisivo nelle strategie di sviluppo delle nostre città, come leva di rigenerazione urbana, marketing territoriale e turismo, ma anche di inclusione e partecipazione. Dopo oltre 10 anni di esperienze sul campo, questo libro è il primo che sistematizza, attraverso un approccio sia strategico che gestionale, un modello di organizzazione culturale che ha cambiato il senso e i modi della partecipazione dei nostri territori.
Negli ultimi anni si è assistito a una crescita costante di eventi e festival culturali che hanno assunto un ruolo decisivo nelle strategie di sviluppo delle nostre città, come leva di rigenerazione urbana, marketing territoriale e turismo, ma anche di inclusione e partecipazione.
In questo contesto trova uno sviluppo significativo il formato dei cosiddetti "festival diffusi", che si è stabilizzato ed è diventato ormai una forma di progettazione culturale, con peculiarità gestionali proprie e dinamiche di attivazione e coinvolgimento dei territori assolutamente inedite e che non si limita alla semplice diffusione geografica.
I festival diffusi sono inoltre frutto di un nuovo modello di politica culturale contemporanea che ha messo al centro la partecipazione, l'attivazione e l'abilitazione delle realtà culturali. Conseguenza anche di una diminuzione delle risorse pubbliche disponibili per la cultura, i festival diffusi hanno infatti rappresentato un cambio di paradigma nel ruolo svolto dall'attore pubblico: da organizzatore diretto di iniziative culturali ed erogatore di servizi a mediatore e coordinatore delle energie produttive e creative presenti sul territorio.
Il libro affronterà questo cambio, analizzando come esso abbia conseguenze organizzative e gestionali nella definizione dei modelli di governance, degli impatti attesi, delle competenze e delle modalità di coordinamento richieste per progettare e realizzare i festival diffusi in piena sinergia con enti, istituzioni e associazioni culturali pubbliche, partecipate e private.
Da un confronto con il modello dei festival tradizionali, attraverso i pionieri in ambito culturale come Piano City e Bookcity, si racconterà lo sviluppo di questo nuovo formato e si analizzeranno pratiche organizzative che sono ormai diventate comuni e che saranno sempre più necessarie in un futuro di contrazione delle risorse destinate alla cultura.
Dopo tanti anni di esperienze sul campo, questo libro è il primo che sistematizza, attraverso un approccio sia strategico che gestionale, un modello di organizzazione culturale che ha cambiato il senso e i modi della partecipazione culturale dei nostri territori.