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FERPI al Riga StratCom Dialogue

27/06/2024

Vincenzo D'Anna

L’annuale incontro sulla Comunicazione Strategica del Centro di Eccellenza (StratCom CoE) NATO si è svolto il 5 e 6 giugno nella capitale lettone. Si sono riuniti esperti, professionisti della difesa, accademici, giornalisti e rappresentanti del settore privato per discutere le sfide e le opportunità della comunicazione strategica nella sicurezza globale.

Che lo scenario sia diventato più volatile, incerto, complesso, ambiguo e paradossale (con riferimento all’acronimo “VUCAP”) è ormai un dato di fatto e del quale siamo (quasi) tutti consapevoli. La partecipazione di FERPI all’evento del NATO StratCom CoE è stata un'opportunità unica per riflettere sull'importanza di considerare le dinamiche di difesa e sicurezza nelle strategie di comunicazione, non solo dei professionisti delle istituzioni, ma anche delle corporate.

Il programma ha trattato un'ampia varietà di temi essenziali, relativi non solo ai conflitti attuali ma anche alla competizione globale. Sono stati affrontati argomenti come lo sviluppo e il contrasto delle narrative, il ruolo del giornalismo, la comunicazione dei rischi, le applicazioni tecniche dell'intelligenza artificiale, le implicazioni etiche e legali, l'uso di piattaforme come Telegram nella proliferazione di elementi di informazione e disinformazione.

Il mondo di oggi è iperconnesso in tutti i settori e dove c’è una connessione c’è una relazione. Va da sé che, dove c’è una relazione, c’è del lavoro per professionisti che non possono ignorare quelle che il socio Fabrizio Vignati, nella sua recente pubblicazione “Public Relations”, chiama “issue strategiche". Vero quanto sostiene Toni Muzi Falconi proprio nella sua prefazione di questo volume: “ritengo che, più che mai in passato, il governo delle relazioni oggi costituisca l’autentica bussola per orientarsi nel governo della complessità: delle società, delle organizzazioni, del management, degli influenti e dei network di pubblici”. Le crisi internazionali nel campo della sicurezza, dalla sanitaria compromessa dal Covid a quella diplomatica/umanitaria/economica globale scaturita dai fatti in Ucraina e Gaza, hanno ripercussioni globali che vanno oltre i confini geografici immediati perché influenzano l'opinione pubblica, le politiche governative e le strategie aziendali a tutti i livelli (come bene suggerisce un altro illustre socio, Antonio Deruda, nel libro “Geopolitica digitale”). I professionisti delle PR devono essere capaci di sviluppare piani di comunicazione di crisi che considerino questi scenari di instabilità geopolitica, garantendo una risposta coordinata e coerente che rassicuri il pubblico e gli stakeholder. Questi conflitti, mediaticamente più rappresentati della storia, suscitano l'interesse comune e dettano l’agenda setting non solo per le operazioni militari, ma anche per le loro ripercussioni sociali, umanitarie, economiche ed energetiche, che incrementano l'incertezza dalla dimensione collettiva a quella individuale.

Non possiamo più considerare la NATO solo un’alleanza militare come risposta alle minacce dello scorso secolo e di quello corrente (come suggerisce Stephen M. Walt in "Alliances in Theory and Practice", 2009) ma come un insieme di condivisione di comuni valori e interessi da difendere (Glenn H. Snyder in "Alliance Politics", 1997). La differenza tra un partner e un alleato è che con il primo si condividono interessi comuni nel breve-medio termine, mentre con gli alleati compartecipano valori in un quadro temporale indeterminato. Libertà individuale, cooperazione per la pace e la sicurezza, democrazia, diritti umani e stato di diritto sono alcuni dei valori fondamentali dell’Alleanza Atlantica che guidano quotidianamente parte delle nostre strategie di comunicazione. È essenziale che, nel contesto delle crisi globali attuali, questi valori siano trasmessi e difesi in modo tempestivo e, soprattutto, coerente. La comprensione profonda del nuovo scenario mondiale e la capacità di anticipare le tendenze e le minacce emergenti ci permette di articolare questi principi in maniera efficace, rafforzando così il nostro impegno verso una comunicazione che risuoni con chiarezza e integrità.

 

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