Biagio Oppi - Twitter @pranista
Alcune riflessioni di Biagio Oppi sul ruolo di Ferpi per l’ambito internazionale, sulle opportunità di crescita e sui prossimi appuntamenti chiudono il "viaggio" a Bled.
La missione di quest’anno a Ferpi a Bled ha visto la partecipazione di un gruppo nutrito di soci e professionisti, non solo soci Ferpi, italiani. Da parte di tutti coloro che hanno partecipato c’è l’ovvio interesse a relazionarsi con colleghi esteri e a confrontarsi sui trend delle Relazioni Pubbliche a livello globale. L’interesse dei colleghi italiani - anche di chi non è venuto - in generale è notevole: a volte mi rendo conto che per avere una maggiore “internazionalizzazione” sarebbe sufficiente offrire un orientamento ai colleghi, in grado di aiutarci a scegliere tra gli appuntamenti internazionali quelli di interesse e cui vale la pena partecipare.
A breve ad esempio c’è la conferenza di Euprera: chi fosse interessato a capire di cosa si tratta può contattarmi anche solo per scambiarci due opinioni. Dato che sono tanti coloro che hanno offerto la loro disponibilità a collaborare al gruppo Relazioni Internazionali, vorrei fare un paio di riflessioni proprio a partire dalla partecipazione a Bledcom.
Spazio per internazionalizzarci
Prendiamo appunto il caso Bled dove Ferpi e i partecipanti italiani credo abbiano portato un contributo molto importante. A parte l’ottimo livello dei contenuti nel super-panel di apertura guidato da Toni Muzi Falconi, vorrei portare l’esempio dell’iniziativa a cui ho partecipato più direttamente e che conosco meglio. Si è trattato del paper THE ROLE OF ACTIVE RELATIONSHIP GOVERNANCE IN BUILDING SOCIAL CAPITAL, IMPROVING TRUST AND REINFORCING REPUTATION. Nell’intervento – come potete meglio leggere dalle sintesi di Toni – ci siamo focalizzati sul tema del (potenziale) ruolo del Relatore Pubblico nello sviluppo, nel mantenimento e nella gestione del Capitale Sociale delle comunità e delle organizzazioni: i riscontri che abbiamo avuto sono stati davvero molto positivi. Penso ai commenti che mi ha fatto il CEO di CIPR, Alastair McCapra - Chief Executive at CIPR, oppure all’osservazione di Sriramesh Krishnamurthy, co-chair di Bledcom, sul fatto che si sia trattato dell’intervento più interessante della conferenza stessa. Sono parzialmente d’accordo con Toni sul fatto che: “Non sono sicuro che i delegati Italiani siano davvero riusciti ad attirare sufficiente attenzione da parte dei partecipanti al suggestivo ruolo del relatore pubblico come neo-imprenditore free lance delle relazioni e tessitore sociale.” Intanto la nuova idea di questo ruolo non è così semplice da recepire, il tessitore sociale è davvero una cosa nuova e quindi una sfida anche da far capire. [Allo stesso tempo credo che sia un’esigenza del nostro tempo e che possa diventare una nuova frontiera, soprattutto laddove, penso al mediterraneo, le relazioni e le comunità stanno affrontando un mutamento epocale] Sono invece d’accordo con Toni sul fatto che una proposta del genere, così innovativa e così necessaria, avrebbe meritato più interesse: ma per avere più successo, dobbiamo prendere più familiarità con i contesti internazionali ed essere in grado di costruire strumenti che abbiano maggiore impatto e ci permettano di “esportare” i nostri modelli.
Ad esempio due colleghi hanno presentato un paio di modelli interessati di intervento accompagnandoli con manuale, registrazione del marchio e infografiche: uno è stato Alan Kelly che ha presentato Periodic Table and Decision system for Strategic Communication (se interessa qui: https://www.playmakersystems.com/news/announcement-playmaker-launches-strategy-system-3-previews-ai-spin-decoder/); l’altra Natalie Doyle Oldfield che ha presentato il suo modello per diventare trust Advisor, misurare e gestire la fiducia Trust Index (se interessa qui il suo sito: https://successthroughtrust.com/).
Entrambi hanno studiato un modello, lo hanno registrato con un marchio commerciale, lo presentano con regolarità nei contesti internazionali e poi lo applicano nella libera professione in maniera sistematica, vendendolo in giro per il mondo. Noi a volte abbiamo qualche remore a proporci nel contesto internazionale con prodotti/servizi intellettuali made in Italy, un po’ per un timore rispetto al contesto internazionale e un po’ per la carenza nell’approccio imprenditoriale (tipico invece dei nostri colleghi americani). Invece lo spazio c’è e possiamo conquistarcelo.
La carta di Rieti
Un appunto sulla Carta di Rieti, le linee guida per la comunicazione responsabile nei disastri naturali, che è stata tradotta in inglese e distribuita in forma di mappa ai colleghi presenti (scaricatela qui in formato .pdf).
La Carta ha riscosso un interesse che è andato oltre le mie aspettative e già in queste prime settimane ci siamo messi in contatto con colleghi portoghesi e inglesi per un ulteriore sviluppo del progetto a livello internazionale. Proprio in occasione di Bledcom abbiamo aperto una sezione in inglese del sito insieme a Stefano Martello e StudioKiro.
Prossimi appuntamenti
A breve ci sarà il congresso annuale di Euprera che si volgerà nuovamente in Slovenia, a Zagabria dal 26 al 28 settembre. Chi fosse interessato a partecipare, può mettersi in contatto con il sottoscritto per approfondire ed eventualmente definire un approccio condiviso con Ferpi. Il tema dell’edizione 2019 è JOY – USING STRATEGIC COMMUNICATION TO IMPROVE THE QUALITY OF LIFE.