1954 – 2013
STORIA DELL’OSCAR DI BILANCIO
L’Oscar di Bilancio nasce nel 1954 per volontà di Roberto Tremelloni, futuro Ministro delle Finanze e allora presidente dell’IPR – Istituto per le Relazioni Pubbliche – con “l’intento di stimolare le aziende ad una migliore presentazione, redazione e diffusione della relazione annuale di bilancio” per la prima volta presentato come strumento per fare conoscere la realtà aziendale ad una molteplicità di pubblici “dal cittadino come consumatore dei prodotti, ai pubblici poteri, al risparmiatore, all’azionista, ai dipendenti, ai clienti e fornitori, allo studioso di economia aziendale”.
Per vent’anni, dal 1955 al 1975, il Premio è assegnato alle aziende nella più assoluta indifferenza del mondo politico, economico, finanziario e nella scarsa attenzione dei media. Dal 1975 al 1982 il Premio non si svolge a causa della crisi operativa nella quale era incorso l’IPR, dopo che Tremelloni aveva lasciato la presidenza.
Nel 1980 l’Istituto viene rilevato dalla FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana – che valuta l’Oscar come l’eredità più meritevole di essere raccolta e sviluppata. La stesura del nuovo regolamento richiede due anni ed è svolta grazie a una rete di relazioni con una pluralità di istituzioni e organizzazioni ancora oggi in continua evoluzione.
Nel 1983 finalmente riparte l’Oscar di Bilancio che si afferma subito come osservatorio permanente e propositivo dei cambiamenti socio-economici italiani. Nel 1989 i bilanci sono suddivisi in 6 categorie che rispondono a realtà differenti per dimensione, territorio e settore: quotate, capogruppo quotate, non quotate, enti pubblici e aziende municipalizzate, assicurazioni, istituti di credito. Categorie che subiranno diverse trasformazioni nel corso degli anni grazie al continuo lavoro di aggiornamento del Premio.
Significativo anche il susseguirsi della istituzione di Premi Speciali, indice del crescente interesse per specifiche aree di rendicontazione:
1992 – Premio Speciale Bilancio Ambientale;
1995 – Premio Speciale Bilancio Sociale;
1997- Premio Speciale Bilancio Enti Locali: regione, provincia, comune;
1999 – Premio Speciale Bilancio Organizzazioni Nonprofit;
2000 – Premio Speciale Bilancio Online;
2005- Premio Speciale alla trasparenza e ricchezza dell’informazione;
2009- Premio Speciale per la Governance Societaria
Nel 2001 l’Oscar diventa Oscar di Bilancio e della Comunicazione e viene ripartito in tre aree – impresa, enti locali, no profit – per rappresentare adeguatamente le diverse anime aziendali, che avendo differente natura e finalità, necessitano di disposizioni e valutazioni studiate ad hoc. Ciascun Oscar prevede l’assegnazione di più “Oscar di categoria”, ha un proprio regolamento e diversi criteri di valutazione.
Nel 2003 si decide però di ritornare ad assegnare un solo Oscar di bilancio impostando un nuovo regolamento che preveda tutte le tipologie di riferimento: imprese, enti pubblici, organizzazioni nonprofit perché è sempre più chiaro che non esiste differenza tra queste diverse organizzazioni rispetto al diritto–dovere alla trasparenza economica, ambientale e sociale. Accanto all’unico Oscar permangono i 5 Oscar di categoria.
Nel 2004 l’Oscar di Bilancio compie 50 anni. Il regolamento di quell’anno prevede l’assegnazione dell’Oscar al miglior rendiconto finanziario ed economico patrimoniale correlato a quelli relativi alle performance sociale ed ambientale, in coerenza con le raccomandazioni del Global Reporting Iniziative. Le componenti economica, sociale ed ambientale devono essere contemporanee.
Nel 2006 gli Oscar di Categoria diventano Oscar di Bilancio a pieno titolo. Vengono apportate alcune modifiche nella suddivisione in categorie, anche in funzione della normativa IAS e Basilea.
Nel 2008, grazie ad un lungo, difficile ed appassionato lavoro di analisi e studio svolto da Andaf in collaborazione con Aiaf e Assirevi al quale partecipano tutti i membri della Giuria, viene stilata una guida per la valutazione degli annual report, finalizzata non solo a rendere omogenee le prassi di lavoro delle diverse Commissioni di Segnalazione, ma soprattutto a minimizzare i giudizi personali.
Nel 2009 prosegue l’aggiornamento del Regolamento di partecipazione in funzione dell’evolversi delle diverse necessità di reporting delle imprese. Gli Oscar diventano otto, mentre alla Governance Societaria viene assegnato un Premio Speciale per sottolineare sia la trasversalità di questa categoria, sia la necessità che questo tema sia parte integrante di ogni bilancio.
Dal 2010, inoltre, l’Oscar delle imprese è affiancato ad un premio riservato alla Pubblica Amministrazione che ha Regolamento, tempi di realizzazione, Commissioni di Segnalazione, Giuria e Cerimonia. Prevede l’assegnazione di 4 Oscar a: Regioni, Province, Comuni Capoluoghi di Provincia, Comuni non Capoluoghi di Provincia.
Nel 2011 questa scelta è confermata e si dà vita alla nuova edizione dell’Oscar di Bilancio della P.A che affianca l’Oscar delle Imprese. La felice concomitanza con i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia costituisce il filo conduttore dei due premi dedicati a tutte queste realtà che hanno reso grande il nostro Paese.
Nel 2012 vengono messi online i criteri di valutazione di entrambi gli Oscar. Si evolve l’Oscar di Bilancio della Pubblica Amministrazione, vengono istituiti 2 nuovi premi: Oscar di Bilancio delle Aziende Sanitarie Locali e Oscar di Bilancio delle Aziende Ospedaliere Pubbliche per la cui partecipazione viene redatto un Regolamento ad hoc.
Nel 2013 l’Oscar di Bilancio si evolve sia per quanto riguarda il premio dedicato alla Pubblica Amministrazione nel quale viene introdotta per regolamento la valutazione di tutte le 15 Regioni italiane a statuto ordinario, sia per quello dedicato alle imprese nel quale, per rendere più coerente la fase di valutazione si decide di separare le società quotate da quelle non quotate: vengono istituiti 3 nuovi Oscar di Categoria.