Sessant'anni di Oscar di Bilancio, il premio promosso da FERPI, Borsa Italiana e Università Bocconi che ogni anno premia i best in class della comunicazione economico-finanziaria. Le cerimonia di premiazione il 13 dicembre a Milano.
Giunto alla 60esima edizione, l’Oscar di Bilancio negli anni ha testimoniato l’evoluzione dei sistemi di reporting e della comunicazione economica-finanziaria, arrivando ad integrare a pieno titolo anche la rendicontazione delle performance ESG. Il Premio è cresciuto nel tempo anticipando le nuove tendenze e adattandosi alle normative e agli standard sempre più stringenti in tema di accountability. Tema particolarmente attuale oggi, considerato il percorso di recepimento nell’ordinamento italiano della nuova normativa europea CSRD.
La nuova edizione dell’Oscar di Bilancio premierà i best in class della rendicontazione di 8 diverse categorie e 4 Premi speciali.
Categorie 2024
Grandi imprese quotate
Grandi imprese non quotate
Utility o Multi-utility quotate e non
Medie e piccole imprese quotate e non
Imprese finanziarie
Società Benefit
Enti pubblici e associazioni di rappresentanza
Imprese sociali e organizzazioni non profit
Premi Speciali 2024
Comunicazione della sostenibilità
Dichiarazione non finanziaria
Integrated Reporting
Generazione Z
Di seguito richiamiamo gli elementi distintivi e le motivazioni per cui l’Oscar di Bilancio rappresenta il più prestigioso e autorevole Premio sul reporting.
Prima di tutto i 60 anni di storia che, in una fase in cui si moltiplicano premi e riconoscimenti su questi temi, ne fanno il premio più longevo.
In secondo luogo, la qualità del Comitato promotore costituito da Borsa Italiana, Università Bocconi e FERPI, che uniscono competenza economico-finanziaria, scientificità accademica ed eccellenza nella comunicazione.
Terzo elemento distintivo dell’Oscar di Bilancio è l’approccio cross-sector, unico nel suo genere. Coinvolge imprese quotate e non, PMI, Società Benefit, imprese finanziarie, utility e multiutility e anche le istituzioni pubbliche. Come ci ricorda l’Obiettivo 17 dell’Agenda 2030 ONU, infatti, il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei decision maker è centrale per la realizzazione di una visione orientata allo sviluppo sostenibile, definendo la cornice di norme, regole e valori dentro cui operano i soggetti privati e la società civile. Tra le Categorie del Premio troviamo anche le associazioni di rappresentanza, corpi intermedi fondamentali, e quelli della società civile, tra cui le imprese sociali e le altre organizzazioni non profit.
L’Oscar di Bilancio ha avuto da subito questa intuizione con l’idea di favorire una visione condivisa e obiettivi comuni tra profit, pubblico e non profit, incoraggiando un’azione di sistema e un apprendimento reciproco tra le pratiche di rendicontazione dei diversi soggetti della polis.
Quarto elemento distintivo è il processo di valutazione, affidabile e rigoroso, allineato agli standard e sempre attualizzato rispetto alle novità normative e ai temi al centro del dibattito.
Il rigore metodologico del processo di valutazione mi porta all’ultimo elemento di unicità dell’Oscar: la solida expertise dei valutatori garantita dalle Associazioni Partner, che hanno un ruolo centrale sia nelle Commissioni, sia nella Giuria. Da anni affiancano stabilmente il Comitato promotore, assicurando molteplici punti di osservazione che riescono a cogliere le specificità delle Categorie e dei Premi e garantiscono con un impegno volontario una selezione accurata delle pratiche di rendicontazione più evolute, premiando i best in class.
Per tutti questi motivi, l’Oscar di bilancio offre alle organizzazioni che partecipano l’imperdibile opportunità di diffondere e radicare una cultura della trasparenza, della misurazione e della comunicazione che orienti nei fatti l’azione dei soggetti pubblici, privati e non profit verso un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile.