Redazione
Il CEO activism è un trend ancora agli inizi nel nostro Paese, anche se in forte ascesa, e si ritaglierà uno spazio sempre più centrale nello scenario post-Covid: la presenza sui social media da parte di queste figure sta diventando una componente sempre più essenziale per una efficace brand identity. A dirlo una ricerca realizzata da Ad Mirabilia ed Ecco.
Il Personal Branding dei CEO e dei vertici delle aziende si ritaglierà uno spazio sempre più centrale nello scenario post-Covid: la presenza sui social media da parte di queste figure sta diventando una componente sempre più essenziale per una efficace brand identity.
A sostenerlo è una ricerca realizzata da ad Mirabilia, affermata agenzia di Relazioni Pubbliche e Marketing Communication, ed Ecco, network globale di agenzie PR di cui partner esclusivo per l’Italia dal 2002. Lo studio, alla sua terza edizione, ha analizzato la presenza e i profili su Linkedin e Twitter di più di 340 top CEO internazionali rappresentanti delle top 20 aziende per capitalizzazione in 17 paesi a livello mondiale.
Secondo lo studio ad oggi il 46% dei top CEO internazionali possiede e utilizza un account personale, tra Twitter e Linkedin, per comunicare con gli stakeholder.
L'Italia si colloca alla quattordicesima posizione rispetto al ranking mondiale, con 9 CEO presenti su Linkedin e Twitter: un risultato che può ancora cambiare, essendo il CEO activism un trend ancora agli inizi nel nostro Paese, anche se in forte ascesa.
La comunicazione durante l’emergenza Coronavirus
Durante i mesi maggiormente interessati dal Covid-19 a livello mondiale (Gennaio - Aprile 2020) i post sui social riguardanti l'emergenza hanno rappresentato il 27% delle tematiche totali toccate dai top CEO.
Per quanto riguarda i 20 top CEO analizzati in Italia, lo studio riscontra un cambiamento sostanziale nel tono di voce rispetto al periodo pre-Covid, che diventa meno formale ed esprime empatia, sostegno, solidarietà. Anche i contenuti visivi diventano più emotivi ed enfatici, con immagini che esprimono solidarietà, umanità e impegno.
Secondo i dati i followers hanno mostrato particolare apprezzamento per questo nuovo approccio, dal momento che i post sul Covid-19 presentano più engagement rispetto ad altri argomenti.
“Abbiamo realizzato questa ricerca per trovare conferma a una tendenza che vediamo emergere in modo importante nel nostro lavoro quotidiano con brand nazionali e internazionali, in un ampio ventaglio di industry”, ha commentato Lorenza Bassetti, Founder e CEO di ad Mirabilia. “Le organizzazioni iniziano a valorizzare una comunicazione corporate armonizzata tra i social media del brand e dei vertici aziendali, alimentando un circolo virtuoso in cui l’attività di personal branding diventa altamente qualificante non solo per la reputazione della spokesperson ma anche della marca stessa. L’emergenza Covid-19 ha favorito una presa di coscienza generale da parte dei brand in questo senso”.