La ricerca, condotta da SEC Newgate Italia e Cernuto Pizzigoni & Partners, fotografa lo stato dell’arte della comunicazione B2B per capire caratteristiche e sviluppi in un settore rilevante della nostra economia. Il digitale viene riconosciuto come un alleato e uno strumento strategico indispensabile ma allo stesso tempo si ribadisce il valore unico delle relazioni in presenza.
La ricerca è stata condotta nei mesi scorsi attraverso interviste a 100 direttori marketing e comunicazione soprattutto di aziende di medie e grandi dimensioni, impegnate in settori diversi della nostra economia: edilizia, automotive, informatica, biotecnologie, facility management, ingegneria, automazione, servizi finanziari e tanti altri ancora.
Di seguito una sintesi dei risultati:
1. Il ruolo del digitale nelle aziende intervistate
Non è un nemico ma uno strumento per arrivare al cliente in modo più veloce
Il fisico è diventato phigital portando efficienza e qualità al lavoro svolto
Le organizzazioni de visu portano in media risultati 3 volte superiori
La trasformazione digitale può ottimizzare una serie di processi ma la relazione personale è vitale
2. I touchpoint utilizzati
Si conferma la prevalenza dei siti fisici (40%)
Ma cresce la presenza digitale con il sito (19%) e i social (16%) che con la pandemia sono stati rafforzati attraverso l’apertura di nuovi canali Twitter, Telegram, LinkedIn, TikTok e Podcast
3. La presenza digitale
Tutte le aziende hanno un sito web, il 96% ha LinkedIn e il 70% ha YouTube, Facebook e una newsletter
I pilastri della comunicazione delle aziende B2B sono i social media (8/10), le PR (7,6/10), l’adv online e i public affair (7,3)
4. Comunicazione interna
Anche in questo caso la pandemia ha portato alla scoperta, alla riscoperta e alla centralità di questa funzione quale strumento utile ad affrontare (con l’impegno collettivo di tutti i dipendenti opportunamente informati, motivati e coinvolti) le situazioni problematiche e le sfide.