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Che succede alle Rp?

18/06/2015

Toni Muzi Falconi

Franati i confini, cresciute le competenze e le specialità: che succede alla professione delle relazioni pubbliche? "Verso una casa comune" è un appello di Toni Muzi Falconi che verrà presentato all'Assemblea del prossimo 26 giugno a Milano.

Devo alla straordinaria carica di energia, di stimoli, di ispirazioni prodotta e ricevuta solo pochi giorni fa a Venezia da un gruppo di giovani colleghi (mi riferisco ad InspiringPR) la spinta e la motivazione a presentare,  alla nostra Assemblea annuale di venerdì 26 giugno, una mozione che si propone di coinvolgere in primis Ferpi, in linea con il percorso di rappresentanza avviato per ricomprendere il più ampio spettro delle nostre competenze, e poi tutti coloro che un giorno sì e un giorno no creano gruppi, associazioni e aggregati vari.


Ho provato a declinare nei fatti l'intuizione di chi (Rutigliano) ha parlato del nuovo portale Ferpi come "think tank".

Il testo è in formazione, man mano che mi arrivano stimoli e suggerimenti ma, in estrema sintesi, propongo che - fermi restando i fondamentali che hanno finora assicurato, e non è poco, 60 anni di vita alla  nostra associazione - la nostra prossima fase si apra a uno spazio ConFerpi (Confederazione delle relazioni pubbliche italiane) e, nel quadro di un esercizio responsabile di una professione che incide, oggi più che mai in passato, sull'interesse pubblico in un vorticoso spostamento di confini, competenze e approcci, si sforzi di aggregare, intorno a quattro linee fondamentali (internazionalità, apprendimento permanente, relazioni con le istituzioni e relazioni con il sistema allargato dei media) principi comuni che assicurino una sostenibilità reale di legittima e riconosciuta rappresentatività a tutti coloro che, a vario titolo, responsabilmente esercitano oggi in Italia il nostro mestiere.

Il testo in calce è provvisorio e chiedo ad amici, colleghi o comunque interessati di inviarmi (tonimuzi@tin.it) entro e non oltre mercoledì 24 giugno osservazioni critiche, suggerimenti e, se in regola con le quote associative, l'espressione di consenso a firmare il testo insieme ai circa trenta che hanno già aderito.

 




 

PER UNA CASA COMUNE



1. 
Lo stato perdurante e diffuso di disagio economico, politico e socio-culturale dei corpi associativi intermedi di rappresentanza delle professioni a livello globale, invita Ferpi a cogliere l’opportunità della sua prossima Assemblea Generale degli iscritti per avviare una urgente discussione in merito alla propria effettiva sostenibilità.

La premessa è il principio generale secondo cui una organizzazione di rappresentanza si sostiene se e quando sviluppa e realizza, su stimolo, in sintonia e con la partecipazione attiva i suoi associati, programmi e progetti di valorizzazione della professione che siano:

  • nell’interesse pubblico,

  • per l’interesse pubblico,

  • con l’interesse pubblico.


In particolare, la continua diversificazione verticale e orizzontale delle competenze professionali e le conseguenti e crescenti ambiguità intorno agli stessi confini delle relazioni pubbliche (come peraltro di tante altre professioni), impongono proprio a Ferpi, per ragioni storiche e di coerenza con il lavoro svolto [1], l’obbligo di aprire al proprio interno e al proprio esterno (in particolare, ma non solo, con le molteplici associazioni di persone e di imprese; locali, nazionali e internazionali, direttamente e indirettamente collegate al comparto) uno spazio che potrebbe chiamarsi ConFERPI (Confederazione Relazioni Pubbliche Italiana).

 

2. ConFERPI vuole essere uno spazio che consenta a tutti - interni o esterni alle organizzazioni, giovani che intraprendono o intendono intraprendere l’attività professionale insieme alle tante piccole, medie e grandi imprese che operano sul nostro territorio e altrove nella offerta di servizi e consulenza di relazioni pubbliche, studiosi e docenti della materia - un terreno comune di discussione, condivisione e crescita; una "casa comune" saldamente ancorata a principi condivisi di etica e di responsabilità professionale intorno ad almeno quattro tematiche fondamentali che, pur nella loro diversità, costituiscono comunque la base comune di quella che rimane una unica professione (e in pari ordine di priorità):

  • Internazionale:
    - per rappresentare la professione italiana e le sue specificità in tutti quei consessi nel mondo ove cresce il corpo di conoscenze



  • Apprendimento permanente:
    - per condividere le credenziali base rispetto alle competenze, vecchie, nuove e in arrivo, che contraddistinguono la dinamica della professione nel mondo e in Italia;
    - per consentire ai professionisti italiani un accesso diretto e partecipato alle dinamiche di crescita di quelle competenze



  • Relazioni con le Istituzioni e il processo decisionale pubblico:
    - per operare affinché, anche grazie alla introduzione propositiva di prassi e regole di comportamento e di rendicontazione condivise, lo spazio della decisione pubblica diventi anche terreno di confronto e di decisione democratica e rappresentativa, a parità di opportunità, degli interessi sociali deboli



  • Relazioni con il nuovo sistema dei media allargato:
    - per operare affinché la partecipazione attiva dei relatori pubblici alla costruzione dell’agenda del discorso pubblico, nel variegato e parcellizzato scenario del mondo dei media, sia propositiva, socialmente utile, coerente, riconosciuta e riconoscibile.


 

3. I soci Ferpi firmatari di questa mozione (giovani e meno giovani; liberi professionisti, dipendenti, imprenditori; generalisti e specializzati; studenti, studiosi e docenti) si impegnano con gli attuali Organi Direttivi a costituire un gruppo di lavoro, con la partecipazione di chi vorrà, anche non socio, per elaborare, coordinare e attuare un programma operativo con questa tempistica:

Luglio/dicembre 2015

  • Entrare nel merito delle quattro tematiche e declinarle;

  • Valutare le diverse ipotesi di architettura della “casa comune” ConFERPi, anche insieme a esponenti di altre associazioni che vorranno, portare valore e crescere, insieme.


Dicembre 2015/maggio 2016

  • Sviluppare un’intensa azione di coinvolgimento di altri soggetti (stakeholder) identificati;

  • Stimolare la selezione e la proposizione di candidati soci Ferpi eleggibili interessati al prossimo rinnovo degli organi direttivi

  • Naturalmente lasciando a ogni associazione le rispettive scadenze decisionali e di rappresentanza.


 

Il domani è ora, insieme. ConFERPi.


 

 

[1] Ciò è particolarmente rilevante in Italia alla luce dell’inserimento delle Relazioni Pubbliche nell’elenco delle Professioni non regolamentate in Ordini e Collegi ai sensi della L.4/2013 e al riconoscimento della Ferpi come organizzazione che la rappresenta … dopo quasi sessant’anni di storia (essendo, sì, stata creata nel 1970, ma dalla fusione di associazioni preesistenti risalenti alla metà degli anni '50).
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