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La Nuova Comunicazione Pubblica e il Cittadino Iperconnesso

16/05/2024

Mauro Covino (*)

Partendo dal presupposto che l’aggiornamento della L.150/2000 è elemento necessario ma non sufficiente per una Nuova Comunicazione Pubblica con un Cittadino sempre più Interconnesso, la Commissione Rapporti con la P.A. di FERPI, in collaborazione con FERPI Lazio, organizza il 21 maggio a Roma un incontro sul tema per favorire un confronto tra professionisti delle RP e Istituzioni.

Come ci indica Stefano Rolando, uno dei massimi esperti della materia nel nostro Paese, il concetto di comunicazione pubblica fa riferimento al processo comunicativo tra Cittadini, Istituzioni e Imprese ed è funzionale alla triangolazione tra questi attori. All’interno della comunicazione pubblica ci sono quattro aree: la comunicazione politica, quella istituzionale, quella sociale e quella d’impresa (nella sua componente non commerciale).

La comunicazione politica riguarda le attività di chiedere i voti, di fare un progetto politico e di creare una classe dirigente per il Paese. La comunicazione istituzionale, invece, è relativa alle amministrazioni pubbliche: parla al cittadino che è sia utente che contribuente. La comunicazione sociale è fatta da sistemi associativi aventi uno scopo, preciso o generico, per la collettività. E infine, la comunicazione d’impresa, per ciò che riguarda le diverse realtà produttive nel rapporto con il territorio e con i problemi di interesse generale.

Nella prima metà del ‘900 la comunicazione pubblica era la propaganda del regime. Ma anche nel dopoguerra essa è stata gestita principalmente dalla politica, che si faceva interlocutrice direttamente dei cittadini. Ma i cittadini avevano bisogno di parlare con chi si assume la responsabilità di servizi e prestazioni con una certa informazione in maniera diretta, vale a dire gli intermediari istituzionali dell’amministrazione pubblica. A partire dagli anni 80 e 90 si sono create le condizioni perché ci fosse una disciplina, delle normative, dei principi organizzativi. Come in tutta Europa.

Così nasce la Legge 150 del 2000 sulla “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni” che rappresenta, ad oggi, il caposaldo normativo della Comunicazione Pubblica.

Prima di Internet però l’informazione era più verticale, più lenta e meno interattiva. Con Internet è diventata orizzontale, velocissima e interattiva. È stata una rivoluzione epocale. Con la rete ha avuto avvio un processo dove un ricettore può diventare un Interattore, libero di dire la sua.

D’altro canto, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui ha creato anche il pericolo della cosiddetta Algocrazia.

Da queste riflessioni nasce la ratio di questo incontro organizzata dalla Commissione Rapporti con la P.A. di FERPI in collaborazione con FERPI Lazio con la finalità di favorire un confronto tra professionisti delle Relazioni Pubbliche ed Istituzioni.

Partendo dal presupposto che l’aggiornamento della Legge 150 del 2000 è elemento necessario ma non sufficiente per una Nuova Comunicazione Pubblica con un Cittadino sempre più Interconnesso.

La riunione, organizzata dalla Commissione Rapporti con la P.A. di FERPI in collaborazione con FERPI Lazio, si terrà presso la Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma (CTE) Stazione Tiburtina, il prossimo 21 maggio 2024 alle ore 18.00.

Un’occasione per analizzare approfonditamente lo Stato dell’Arte di un settore centrale come punto d’incontro tra i Cittadini, le Imprese e le Amministrazioni Pubbliche.

La partecipazione all'evento rilascia ai soci FERPI in regola con la quota associativa 10 crediti formativi.

(descrizione)


(*) Coordinatore della Commissione Rapporti con la P.A. FERPI

 

 

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