Simulatore di attacchi informatici, hacker etico, analista di scenari: i tre profili di lavoro più richiesti dalle aziende in Italia in ambito cybersicurezza, un settore in forte espansione con l'accelerazione della digitalizzazione e il conseguente aumento della criminalità online. I dati di Experis – ManpowerGroup, sul mercato del lavoro nel settore della cyber security in Italia sono inseriti nel nuovo Rapporto Clusit sulla cybersicurezza.
Uno scenario da brivido quello sulla crescita esponenziale degli attacchi informatici nel mondo delineato dal nuovo Rapporto Clusit: in soli 6 mesi (da fine 2020 al 1° semestre del 2021) gli attacchi gli attacchi gravi con effetti molto importanti (High) o devastanti (Critical) sono passati dal 49% al 74%. In aumento gli attacchi diretti all’Europa (il 20% dal 17 % del 2020).
La concomitante crescita drammatica delle perdite causate da questa situazione stimate in 1 trilione di dollari per il 2020 e 6 trilioni per il 2021, deve far riflettere “dinamiche deleterie, che rappresentano un’emergenza globale concreta e incidono ormai per una percentuale significativa del GDP mondiale, con un tasso di peggioramento annuale a 2 cifre e un valore pari a 3 volte il PIL italiano”.
Per l’Italia questa edizione si è avvalsa dei dati relativi agli attacchi rilevati dal Security Operations Center (SOC) di FASTWEB, che nella prima metà del 2021 (dal 1° gennaio al 31 agosto), ha registrato 36 milioni di eventi malevoli, in forte aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+180%). A ciò si aggiungono le rilevazioni della polizia postale e delle Comunicazioni che ha rilevato, per effetto della pandemia, un aumento del coinvolgimento dei minori nei reati a sfondo sessuale, sia come vittime che come autori. In particolare il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) ha trattato complessivamente 3038 casi, che hanno consentito di indagare 833 soggetti, di cui 67 tratti in arresto per reati connessi con abusi tecnomediati in danno di minori, con un aumento del 199% rispetto all’anno precedente (dall’adescamento online al cyberbullismo).
Una situazione drammatica aggravata anche dalla carenza di talenti in questo settore, ovvero, il problema del Talent Shortage, la difficoltà dei datori di lavoro nel reperire le persone con le giuste competenze, che in Italia si attesta al 76%, come emerso dalla ricerca condotta da ManpowerGroup (Talent Shortage Survey).
Secondo l’analisi dei dati di Linkedin Talent Insights e di Experis Italia, i professionisti della cyber security in Italia sono circa 6.000. La durata media di impiego è di circa un anno e mezzo per datore di lavoro, in linea con la media del target di professionisti in ambito ICT. Le regioni italiane in cui troviamo la maggiore concentrazione sono la Lombardia, il Lazio e il Piemonte, mentre le università più frequentate dagli esperti di cybersecurity sono nell’ordine la Sapienza Università di Roma, l’Università degli Studi di Milano, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino.
Un quadro di sfide certamente ma anche di opportunità per aziende e professionisti che sappiano investire in un ambito sempre più critico per il successo nell’ambiente digitale e interconnesso odierno.