Michela de Faveri
Il 9 maggio a Piacenza, con il patrocinio di FERPI, Tiziana Ferrari presenta il suo saggio: “L’arte nelle istituzioni. Opere ritrovate nei palazzi del Potere” una mappa dei capolavori celati.
Quanta Arte esiste in Italia? Difficile avere un numero che identifichi oggettivamente l’immenso patrimonio dell’Arte Italiana. Troppo vasta l’espressione artistica che contraddistingue da sempre l’Italia, composto da beni notissimi e capolavori poco noti o nascosti.
Oltre alle collezioni museali, alle Gallerie Pubbliche e Private il cui contenuto è noto, per cercare di completare la conoscenza dei nostri beni culturali in tutte le loro espressioni. Il MIC, per esempio, ha da poco iniziato un censimento delle architetture italiane, mentre Unpli e Anci hanno avviato una mappatura del Patrimonio immateriale italiano.
A questo disegno di mappatura dei patrimoni artistici italiani si aggiunge il tassello dell’arte nascosta nei palazzi delle istituzioni italiane. Ci ha pensato Tiziana Ferrari con il suo saggio: “L’arte nelle istituzioni – Opere ritrovate nei palazzi del potere”: edito da Skira editore con cui si propone di censire e raccontare le opere d’arte custodite e celate nei palazzi della politica.
Il volume verrà presentato giovedi 9 maggio a Piacenza presso la Cappella Ducale, Musei Civici di Palazzo Farnese. L’evento vanta il patrocinio di FERPI.
Insieme all’autrice, interverranno sul tema trattato:
Antonio Iommelli, Direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese;
Nicola Spinosa, già Soprintendente del Polo Museale di Napoli e Capodimonte;
Piero Boccardo, già Soprintendednte delle Collezioni Civiche di Genova
Fabrizio Lemme, collezionista e mecenate
Il saggio di Tiziana Ferrari, basato su una ricerca scientifica e narrato con l’enfasi narrativa di un mistery, racconta la parabola di un proposito antesignano e democratico: censire le opere d’arte custodite e celate nei palazzi della politica e renderle fruibili a tutti.
L’autrice vuole inoltre attirare l’attenzione su un dibattito attuale che investe la valorizzazione moderna di un ambito celato al grande pubblico: quello delle opere d’arte clandestine ma testimoni silenti ed inconsapevoli della storia nazionale. Il quid in più che emerge dal testo è l’indicazione di un metodo efficiente di gestione e valorizzazione dei beni culturali, patrimonio di tutto il Paese.
Tiziana Ferrari, cittadina italiana e svizzera, ha vissuto per molti anni negli Stati Uniti e in Canada. Critica dell’arte e giornalista, è studiosa dei fenomeni artistici e sociali ed esperta in valorizzazione del patrimonio culturale. È stata la prima curatrice delle opere d’arte del Senato della Repubblica italiana. Ha effettuato il primo censimento scientifico su una raccolta d’arte nei palazzi delle Istituzioni, il suo lavoro ha portato alla luce importanti scoperte.