/media/post/spfbvc9/treviso.jpeg
Ferpi > News > Il roadshow dell’Oscar di Bilancio fa tappa a Treviso

Il roadshow dell’Oscar di Bilancio fa tappa a Treviso

16/10/2024

Giorgio Pezza

La valorizzazione dei fattori ESG all’interno dei bilanci di sostenibilità è ormai un percorso avviato e irreversibile e il reporting è sempre più un mezzo di dialogo e crescita reputazionale. Questo quanto emerso dall'appuntamento con il roadshow dell'Oscar di Bilancio che si è tenuto a Treviso.

Cambiamenti climatici, incognite legate alla transizione, crisi reputazionali e di governance. Sono questi i principali rischi percepiti dagli amministratori delegati delle aziende italiane per i prossimi dieci anni. Uno scenario che delinea un percorso irreversibile verso la valorizzazione dei fattori ESG (Environmental, Social, Governance) all’interno dei bilanci di sostenibilità.

Temi al centro del convegno “Il valore del reporting. La trasparenza ai tempi della CSRD”, tappa trevigiana del roadshow del 60° Oscar di Bilancio, promosso da FERPI, Borsa Italiana e Università Bocconi.

Palazzo Giacomelli, sede di rappresentanza di Confindustria Veneto Est, è stato il palcoscenico di un confronto sulle nuove frontiere della rendicontazione finanziaria e non finanziaria. Ne è emersa la necessità di costruire e comunicare un bilancio che non sia solo numerico, ma anche etico e sostenibile, capace di raccontare il valore reale dell’impresa in relazione ai suoi stakeholder.

L’incontro, condotto dalla delegata di FERPI Triveneto, Ada Sinigalia, e sponsorizzato da Sparkasse – Cassa di Risparmio di Bolzano, si è aperto con i saluti istituzionali del presidente nazionale di FERPI, Filippo Nani. Dopo un excursus storico sull’Oscar di Bilancio, Nani ha sottolineato il valore centrale del reporting come mezzo di dialogo e crescita reputazionale tra le audience di riferimento di aziende, imprese del terzo settore e pubbliche amministrazioni.

Le sfide della sostenibilità

Nel suo intervento introduttivo, il vicepresidente di Confindustria Treviso, Filippo Pancolini, ha descritto un periodo storico caratterizzato da grandi opportunità ma anche da numerosi rischi per le aziende, chiamate a riposizionare priorità, obiettivi e processi produttivi in funzione della sostenibilità.

Seguendo questo tracciato, il professor Stefano Zambon – docente all’Università di Ferrara e presidente dell’Organismo Italiano di Business Reporting – nel suo intervento dal titolo “Informazioni di sostenibilità e creazione di valore aziendale: sfide e opportunità per le PMI”, ha approfondito tre punti nodali che trasformeranno culturalmente e operativamente l’impresa.

Il primo riguarda la rendicontazione di sostenibilità come fattore competitivo cruciale per le PMI: secondo Zambon, la sostenibilità non è più una scelta, ma un nuovo criterio per valutare la convenienza aziendale. La rendicontazione non finanziaria sta diventando essenziale anche per le PMI, trasformandosi in uno strumento strategico per migliorare la competitività e gestire i rischi socio-ambientali.

Il secondo punto è l’impatto della Direttiva CSRD: la nuova direttiva europea sul reporting di sostenibilità, entrata in vigore in Italia con il Decreto Legislativo 125/2024, rappresenta un “game changer”. Estenderà l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità a oltre 4.000 aziende italiane, rivoluzionando la trasparenza e il controllo sulle attività aziendali, con un’attenzione particolare alla catena del valore.

Infine, Zambon ha parlato dell’introduzione del concetto di “doppia materialità”: una delle novità più significative della CSRD, che obbliga le aziende a rendicontare sia l’impatto delle loro attività sull’ambiente e sulla società (inside-out), sia i rischi che questi fattori possono avere sulle loro performance finanziarie (outside-in). Questo approccio integrato rappresenta una svolta nella gestione aziendale e nella comunicazione con gli stakeholder.

Sostenibilità come percorso di valore: storie di successo

Il secondo panel, moderato dal giornalista e socio professionista FERPI Edoardo Bus, è stato dedicato al racconto di esperienze di successo nella gestione del reporting come driver di sviluppo aziendale. 

“La sostenibilità è uno dei pilastri del nuovo piano industriale del Gruppo – ha dichiarato Nicola Calabrò, amministratore delegato di Sparkasse/Cassa di Risparmio di Bolzano – e si traduce in azioni concrete, che vanno da una maggiore attenzione alla transizione ambientale ed energetica nella nostra attività creditizia fino alla costituzione di Sparkasse Energy, per produrre energia da fonti rinnovabili a copertura dei consumi energetici dell’intero Gruppo. Anche quest’anno siamo stati confermati tra i ‘leader della sostenibilità’ e il Gruppo comprende Civibank, unica banca a livello nazionale con lo status di società benefit”.

“Per noi sostenibilità significa prendersi cura. Agire pensando a ciò che possiamo fare di buono e giusto per le persone e per l’ambiente – ha affermato Monica Cirivello, CFO e Sustainability Manager di Molino Rachello –. Si tratta di un percorso lungo e ambizioso, che coinvolge tutta la filiera e il territorio, per creare più benessere per tutti”.

“L’impegno di Tecnica Group verso la sostenibilità è parte integrante della cultura aziendale – ha evidenziato Arianna Colombari, Group Communication & Sustainability Director di Tecnica Group –. L’attenzione all’ambiente si accompagna all’impegno verso le persone che lavorano per noi e che ci scelgono, con una governance calibrata sullo sviluppo responsabile. Un esempio concreto è il progetto di economia circolare Recycle Your Boots, che in quattro anni ha dato una seconda vita, attraverso il riuso o il riciclo dei materiali, a 28mila scarponi da sci usati in tutta Europa”.

“Il nostro obiettivo prioritario è la valorizzazione del comparto attraverso la promozione della cultura d’impresa e la qualificazione del management, con particolare riferimento alla sostenibilità – ha concluso Alberto Granzotto, presidente di Faita Federcamping, la Federazione che rappresenta il turismo Open Air, che movimenta oltre il 10% degli arrivi e circa il 16% delle presenze nel settore turistico nazionale. Tra i nostri risultati ci sono l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e un’analisi completa della gestione dei consumi e dei processi”.

Eventi