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Quale futuro per la comunicazione di impresa?

25/10/2024

Redazione

Il rapporto dialettico tra giornalisti e comunicatori ma anche ruolo del comunicatore nelle organizzazioni: questo il focus dell'incontro dello scorso 22 ottobre a Milano in occasione della presentazione dell’ultimo libro di Fabrizio Vignati.

Cosa sono le relazioni pubbliche? Qual è il futuro della comunicazione di impresa in un mondo sempre più complesso? Se ne è parlato lo scorso 22 ottobre a Milano con un panel di esperti di eccezione in occasione della presentazione di “Public relations. Teoria, metodologia e strumenti di una professione della comunicazione” (Guerini e Associati) l’ultimo libro di Fabrizio Vignati, professionista e docente universitario, nonché consigliere nazionale FERPI e membro del comitato scientifico di FERPILab.

L’incontro – seguito da oltre 60 persone, tra soci FERPI e ospiti esterni – si è aperto con i saluti istituzionali di Elena Spigarolo, in rappresentanza della Delegazione Regionale FERPI Lombardia, e di Alessandro Vanoni, Director of Brand, Marketing & Communications di EY Italy, presso la cui prestigiosa sede milanese ha avuto luogo l’evento.

Successivamente il dibattito è entrato nel vivo con una tavola rotonda su “Comunicazione di impresa e/o Relazioni pubbliche” moderata da Isidoro Trovato, giornalista del Corriere della Sera, che ha stimolato gli ospiti nel suo dichiarato ruolo di “controparte” giornalistica delle relazioni pubbliche, permettendo così, attraverso i vari interventi, di approfondire anche le varie sfaccettature del rapporto dialettico tra giornalisti e comunicatori delle organizzazioni.

Sollecitato dal moderatore, Fabrizio Vignati ha aperto la tavola rotonda enucleando le tre dimensioni strategiche che – secondo la tesi espressa nel suo volume – caratterizzano, e sempre più caratterizzeranno in futuro, le relazioni pubbliche: la convergenza di comunicazione e relazione nel rapporto tra organizzazioni e stakeholder/pubblici, la dimensione phygital che deve connotare tutte le azioni di comunicazione/relazione e l’orientamento alla reputazione, sempre più declinata in ottica ESG.

Daniela Poggio, Vice Presidente FERPI e VP Communication & Public Affairs Italy di Stellantis Group, ha poi sottolineato l’importanza – nella gestione della comunicazione delle multinazionali – di affrontare le due sfide, connesse, della globalizzazione – che ha portato complessità e, spesso, disequilibri geopolitici e sociopolitici – e della sostenibilità in chiave ESG.

Invitata ad affrontare il tema della corporate reputation, Chiara Gnocchi, Head of Communication & Patient Engagement di Novartis Italia, ha evidenziato come la reputazione sia connessa ai comportamenti delle organizzazioni e al modo con cui esse si relazionano con gli stakeholder e non alla pura e semplice attività di comunicazione: per questa ragione ai relatori pubblici è sempre più richiesto lo sforzo di convincere il top management delle organizzazioni in cui operano ad adottare comportamenti coerenti con quanto poi verrà da loro comunicato.

Luca Barabino, Fondatore e CEO di Barabino & Partners, ha quindi parlato del ruolo del consulente esterno in caso di comunicazione di crisi, che va accuratamente preparata prima del palesarsi dell’evento critico e che è caratterizzata da approcci metodologici specialistici, con la costituzione di un “tavolo di crisi”, la complessa sinergia con i legal e la gestione operativa, attuata sia attraverso i media tradizionali sia quelli digitali.

Su come sono cambiate le relazioni pubbliche nel mondo della cultura è, infine, intervenuto Massimiliano Tarantino, Chief Communication and Sustainability Officer di Feltrinelli Group, che ha sottolineato come la disintermediazione dei media tradizionali e la crescente maturità dei pubblici hanno profondamente cambiato lo scenario e costretto il comunicatore a riadattamenti continui e alla creazione, più che di semplici relazioni, di vere e proprie “dinamiche di empatia” con gli stakeholder, con l’obiettivo primario di esportare la corporate culture e i suoi valori.

Nel secondo giro di interventi il focus si è spostato sul ruolo del comunicatore nelle organizzazioni: tutti i relatori si sono stati concordi nel ribadire che – per essere efficaci – i professionisti delle relazioni pubbliche devono farsi portavoce, all’interno delle aziende, delle istanze degli stakeholder, e – in un ruolo che è sempre più quello di advisor strategico del business dotato di leadership situazionale – devono avere il “coraggio” di farsi promotori del cambiamento presso il top management.

L’evento si è, infine, concluso con l’intervento del Presidente di FERPI Filippo Nani che ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’associazione per promuovere l’eccellenza professionale – anche attraverso la formazione gratuita per i soci – e per far conoscere la professione delle relazioni pubbliche nel nostro Paese e a livello internazionale, anche grazie alla costituzione di un think tank come FERPILab.

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