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Opportunità o rischio? La sfida della trasformazione digitale per il mondo del giornalismo

24/10/2024

Francesca Annalisa Petrella

Sette giornalisti su dieci si dichiarano soddisfatti della propria situazione professionale, ma ritengono che l’immagine sociale dei giornalisti oggi non sia molto positiva e pensano che sia destinata a peggiorare nei prossimi 2-3 anni.

La trasformazione digitale sta ponendo sfide esistenziali al giornalismo, come evidenziato da una recente ricerca Ipsos-IULM intitolata "La Trasformazione Digitale. Una sfida esistenziale per il giornalismo". Lo studio, condotto su 55 giornalisti professionisti italiani, offre un quadro dettagliato delle percezioni e preoccupazioni dei giornalisti nell'era digitale, mettendo in luce le tensioni tra opportunità e rischi nell'integrazione tra Intelligenza Artificiale e informazione.

La professione giornalistica sta attraversando un momento delicato. Nonostante il 70% degli intervistati si dichiari soddisfatto della propria situazione professionale, emerge una forte preoccupazione per l'impatto dell'IA. L'80% ritiene che l'IA rappresenterà un significativo rischio occupazionale nei prossimi anni, anche se prevale l'idea di essere oggi più preparati ad affrontare le sfide tecnologiche.

L'integrazione tra fonti tradizionali e digitali ha reso lo strumento del fact-checking un aspetto cruciale del giornalismo moderno. L'80% degli intervistati dichiara di utilizzare tecniche di verifica, principalmente su testi, immagini e fotografie, ma solo la metà lo fa assiduamente.

La trasformazione digitale del giornalismo offre molte opportunità, ma presenta anche rischi. La personalizzazione dei contenuti, resa possibile dalle tecnologie digitali, suscita reazioni contrastanti: il 44% la considera un'opportunità per offrire notizie su misura, aumentando l'interesse dei lettori, mentre il 47% teme che l'uso dell'IA possa portare a un'informazione più frammentata e decontestualizzata.

Prevale, infatti, l'opinione che solo la parte più istruita e tecnologicamente aggiornata del pubblico trarrà vantaggi dall'uso massiccio dell'IA nel mondo dell'informazione (49%). Il 35% ritiene invece che l'opinione pubblica ne subirà soprattutto gli svantaggi, come maggiore disinformazione, manipolazione e superficialità.

Riguardo alla centralità del ruolo del giornalista, le opinioni sono divise: il 50% ritiene che il ruolo della stampa resti centrale, poiché i contenuti degli editori tradizionali alimentano principalmente le fonti algoritmiche. Al contrario, il 40% pensa che l'influenza umana dei giornalisti e il metodo giornalistico stiano perdendo centralità, con il 60% che ammette di essere influenzato dalle piattaforme digitali e dalle fonti algoritmiche nella scelta dei contenuti.

In conclusione, prevale la sensazione che l'IA avrà un impatto negativo sulla qualità e accuratezza dell'informazione: il 58% ritiene che, sebbene l'IA possa rendere i giornalisti più veloci e produttivi, tenderà a compromettere la qualità e l'accuratezza dell'informazione. Solo il 33% crede che l'IA possa migliorare la produttività senza necessariamente compromettere la qualità del lavoro giornalistico.

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