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Nessun Progresso sulle Regole del Lobbying. Il nuovo monito della Commissione Europea

24/07/2024

Giuseppe de Lucia

Dal rapporto annuale della Commissione Europea sullo stato di diritto nei paesi membri, l'Italia continua a mostrare segni di stallo per quanto riguarda l'adozione di norme complete sul lobbying. Con regole chiare, standard etici rigorosi e meccanismi di controllo efficaci, il lobbying può essere percepito come una pratica legittima e rispettabile, contribuendo positivamente al processo decisionale pubblico e a migliorare la democrazia italiana.

La Commissione Europea ha pubblicato in questi giorni il suo rapporto annuale sullo stato di diritto nei paesi membri, e l'Italia, purtroppo, continua a mostrare segni di stallo per quanto riguarda l'adozione di norme complete sul lobbying. Già lo scorso anno indicava la necessità di regolamentare tale attività ed oggi le parole del rapporto sono chiare: “There has been no further progress on adopting comprehensive lobbying rules”. Un anno dopo, insomma, la situazione rimane invariata, nonostante le aspettative di cambiamento.
 
Diverse le speranze affidate al lavoro della commissione Affari Costituzionali della Camera che lo scorso marzo del 2023, aveva annunciato la realizzazione di un’indagine conoscitiva con l'obiettivo di comprendere meglio il fenomeno del lobbying in Italia e proporre una regolamentazione efficace. Questo sforzo si aggiungeva a quelli già fatti nella precedente legislatura, alimentando le speranze di una svolta significativa. Come sempre, la nostra federazione, non aveva fatto mancare il proprio contributo presentando le nostre idee per la regolamentazione. Le aspettative peraltro erano state alimentate dalle stesse indicazioni della  commissione Affari Costituzionali che aveva fissato nell'inizio del 2024 un primo termine per presentare una proposta di legge sulle lobby.
 
Al momento, però nulla è accaduto. Le promesse di una regolamentazione che potesse portare trasparenza e accountability nel mondo del lobbying sono rimaste tali. Questo immobilismo è particolarmente preoccupante in un contesto dove il lobbying, se non adeguatamente regolato, rischia di influenzare in modo opaco le decisioni pubbliche.
 
Diversi sono stati gli appelli di professionisti del settore che, anche attraverso le pagine del nostro sito, hanno ribadito la necessità di intervenire con una regolamentazione efficace che risulta fondamentale non solo per garantire trasparenza ed integrità del processo decisionale pubblico, ma a anche per dare dignità ad una professione importante nel contesto delle democrazie moderne. Con regole chiare, standard etici rigorosi e meccanismi di controllo efficaci, il lobbying può essere percepito come una pratica legittima e rispettabile, contribuendo positivamente al processo decisionale pubblico e a migliorare la democrazia italiana.  
 
Il report della Commissione Europea ci ricorda che è auspicabile intervenire in tempi brevi. Ci auguriamo che tale invito possa essere raccolto dalle istituzioni. 
 
 
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