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La FERPI che stiamo costruendo

11/07/2024

Filippo Nani

Il purpose di FERPI ma anche internazionalizzazione, contaminazione, responsabilità e infine, i soci, il vero tesoro dell'Associazione. Sono stati i punti chiave del Presidente Filippo Nani durante l'Assemblea dello scorso 10 luglio.

Sono trascorsi poco più di sei mesi dall’assemblea di Roma del novembre scorso per cui quello di oggi, più che un bilancio annuale, è piuttosto il punto a metà del cammino di questo Consiglio Nazionale. L’aggiornamento di un percorso iniziato proprio a Milano nel gennaio 2023 e che prosegue con impegno e dedizione, senza nascondersi difficoltà e ostacoli vari, ma pur sempre con lo spirito di servizio e l’affetto che proviamo per la nostra Associazione.

Non a caso l’elemento che oggi voglio sottolineare e che sarà il filo conduttore di questa relazione è il tema del purpose di FERPI.

Il purpose è l’insieme di valori, azioni e visione che rendono unica una organizzazione e ne legittimano l’esistenza. Nei mesi scorsi, grazie all’aiuto di una ottima professionista come Chiara Bodini, collaboratrice di Roberto Degli Esposti, abbiamo iniziato un percorso sul tema.

Abbiamo fatto le analisi del sangue alla nostra organizzazione.

Con l’obiettivo di individuare i punti di forza e di debolezza di una Associazione che da oltre 50 anni ha come sua mission principale quella di valorizzare la professione dei relatori pubblici e dei comunicatori professionali presso tutti i pubblici di riferimento e supportare:

1.   la crescita dei nostri soci con la formazione, attraverso il lavoro della CASP;

2.   l’aggiornamento costante, in primis con il nostro think tank FERPILAB;

3.   e infine con il confronto internazionale.

In un mondo in continuo cambiamento e sotto la spinta del progresso tecnologico – si pensi all’impatto dell’Intelligenza artificiale nel nostro lavoro – non è certo una cosa semplice.

Infatti così come è cambiata la comunicazione in questi anni – e su questo la nostra riflessione è continua (vedi l’ottimo lavoro del libro del nostro Fabrizio Vignati sulle Relazioni Pubbliche) – così è cambiata anche l’Associazione. Per questo oggi il nostro obiettivo è quello di unire la storia importante che abbiamo alle spalle con il presente che viviamo e soprattutto con la capacità di individuare quali saranno le opportunità che ci offre il futuro.

Dal lavoro sul purpose di FERPI è emerso un dato molto importante: le persone, i soci e le socie, vogliono bene a FERPI. E non è un dato banale quello che è emerso dalle interviste ad alcuni componenti del CDN e altri soci intervistati, è un atto di grande consapevolezza che va oltre i bisogni e l’utilitarismo per cui ciascuno di noi si è associato a FERPI.

Un altro aspetto è l’importanza di aprirsi al mondo ed essere meno concentrati sul proprio ombelico. No all’autoreferenzialità.

Uno degli obiettivi di questo CDN è proprio quello della massima apertura di FERPI verso l’esterno. Una apertura che si sostanzia con la continua implementazione del processo di internazionalizzazione della nostra comunità professionale; la contaminazione e il principio di responsabilità.

Implementare sempre di più il processo di internazionalizzazione

Lo abbiamo fatto fin dal principio con l’istituzione del FERPILAB, che oltre ad un comitato scientifico nazionale di primario livello – e in crescita continua - gode di una rete di relazioni globali grazie al nostro Maestro Toni Muzi Falconi e che ci consente di avere un osservatorio permanente e costante su ciò che accade fuori dai confini sulla nostra professione.

A questo proposito ci sono due importanti appuntamenti a cui non mancare l’anno prossimo, destinati a portare nel nostro Paese professionisti da tutto il mondo:

1.  A febbraio a Roma, il PR Roman Forum. Evento che dai Balcani per la prima volta approda in Italia grazie all’amico e collega Danjel Koletic. Koletic è un collega croato che organizza PRO PR, la conferenza internazionale itinerante di relazioni pubbliche che si tiene ogni anno in un Paese diverso dei Balcani. Un evento nato oltre venti anni fa e che – come ricorda il nostro collega Biagio Oppi che in virtù della sua delega alle relazioni internazionali conosce bene e da tempo – è stato in grado di coinvolgere attivamente professionisti provenienti da tutta quell’area geografica. Quando parliamo del tessitore sociale come una delle declinazioni più preziose del comunicatore e del relatore pubblico, dovremmo davvero ricordare l’esempio di Danijel e del suo team. Per questi motivi abbiamo accolto con estremo favore l’idea di ospitare a Roma e patrocinare il PR Roman Forum, una versione internazionale ancor più globale di PRO PR, incentrata sui temi della sostenibilità e della responsabilità. La conferenza PR Roman Forum "Green communications, Green responsibility, ESG, Sustainable Heritage" è in programma il 20-21 febbraio 2025 e sarà accompagnata dai PRO PR Globe Communication Achievement Awards.

2. Ma l’evento clou di tutta la nostra comunità professionale e quello che la nostra Federazione si sta già preparando ad ospitare e organizzare è il World PR Forum di Global Alliance a settembre sempre a Roma. Una tre giorni di lavori in cui sono attesi in Italia 5-600 professionisti da tutto il mondo per fare il punto sulla nostra professione e sul futuro della stessa. A tal proposito rivolgo un appello alla collaborazione di tutti i soci perché sarà una grandissima occasione di confronto e di crescita professionale per ciascuno di noi e per renderlo un appuntamento indimenticabile è fondamentale la partecipazione corale della nostra Associazione.

La contaminazione

Altro elemento chiave del purpose di FERPI. È il senso con cui è nato InspiringPR, che ha festeggiato il decennale proprio nel maggio scorso. Il Festival delle Relazioni Pubbliche organizzato dalla Delegazione Triveneto deve il suo successo proprio a questa ricerca continua di occasioni di confronto e incontro con mondi diversi e lontani dal nostro.

Sul palco della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista in questi anni sono saliti più di un centinaio di speaker: tanti colleghi comunicatori certo, ma anche giornalisti, primari ospedalieri, viaggiatori, sportivi, cantanti, formatori.

Contaminarci alle diverse competenze ed esperienze, l’apertura alle altre associazioni e organizzazioni con i numerosi patrocini e le collaborazioni sono altri elementi che hanno finora contraddistinto questo mandato.

Un esempio è il tema della riforma della legge 150, che proprio nelle scorse settimane ci ha consentito di essere ricevuti dal Gabinetto del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo assieme ad una rappresentanza di UNA - Aziende della Comunicazione Unite per un primo e informale incontro preparatorio all’apertura di un tavolo di lavoro sulla revisione della stessa. La legge 150 è quella che disciplina l’attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni. Una legge che ha sicuramente bisogno di una revisione visto che nasce prima dell’avvento dei social network e non tiene conto di quanto è cambiata, trasformata e soprattutto diventata sempre più strategica e importante la comunicazione istituzionale. Distinguendo ruolo dei giornalisti da quello dei comunicatori e nel rispetto delle diverse competenze e responsabilità siamo fiduciosi nel fatto che a breve su questo fronte si apriranno importanti novità.

La responsabilità

Qualche mese fa il nostro FERPILab ha promosso un incontro con Michele Mezza, giornalista e autore del libro “Net-War” in cui si racconta come il giornalismo e la comunicazione più in generale diventino uno strumento di logistica militare.

Il nostro collega Antonio Deruda ha pubblicato di recente “Geopolitica digitale”, nel quale racconta come i grandi conflitti per la competizione globale oggi si giochino anche e soprattutto sul controllo delle infrastrutture che reggono la rete, e in cui la disinformazione rappresenta un’arma micidiale in questo conflitto permanente e strisciante. Per non parlare dei danni provocati dalle fake news durante il periodo del Covid.

Insomma quando diciamo che oggi la comunicazione è sempre più strategica e al tempo stesso determinante lo facciamo anche e soprattutto in considerazione di ciò che avviene attorno a noi.

Allora che fare? Sempre dal lavoro sul purpose è emerso un aspetto condiviso nella nostra comunità professionale: il fatto che oggi si deve dare sempre più rilevanza al principio di responsabilità. Che riecheggia poi con il paradigma della sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

Non a caso FERPI ha ripreso e rilanciato la proposta di Global Alliance per l’inserimento di un 18° goal a quelli individuati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che riguarda la Comunicazione Responsabile quale strumento fondamentale e trasversale a tutti gli altri obiettivi. In questi mesi sono già numerose le iniziative di sensibilizzazione sul tema che abbiamo realizzato, in particolare con le Delegazioni di cui ricordo solo a titolo di esempio quella organizzata dall’Ordine dei Giornalisti della Campania a Napoli piuttosto che l’ultima ospitata a Reggio Emilia nel contesto del Festival internazionale della fotografia con il quale la collaborazione proseguirà anche in futuro.

E in agenda abbiamo già altri appuntamenti: a settembre un evento dedicato alla lotta alla misinformazione sulla Comunicazione responsabile e la salute con il supporto non condizionato di Pfeizer Italia, ed è già in preparazione la terza edizione del Forum della Buona Comunicazione in collaborazione con Ecomondo a Rimini nel mese di novembre.

Lo stesso Oscar di Bilancioche quest’anno celebra i suoi 60 anni di vita – è sempre più orientato verso la responsabilità della comunicazione. Ricordo la partenza del roadshow in Bocconi giusto un paio di settimane fa e che riprenderà a settembre con le tappe in via di definizione da Torino a Treviso, passando per Genova, Catania, Napoli, Pescara e altre per concludersi a Milano in Borsa Italiana nel mese di dicembre. L’Oscar di Bilancio è promosso da FERPI e da Università Bocconi e Borsa Italiana e gode del contributo di ben 14 associazioni partner che assieme ai nostri colleghi esaminano e valutano i bilanci candidati ai nostri premi.

L’importanza dell’Oscar di Bilancio per la nostra Federazione si evidenzia anche dai dati che Telpress, l’agenzia che si occupa della nostra rassegna stampa e del media focus che riceviamo quotidianamente, sottolinea con l’analisi media. Da dicembre ad oggi sono 812 gli item – ovvero il numero di articoli rilevati per testata - su FERPI generati dalla nostra attività associativa. Di questi il 30% è prodotto dalle attività legate all’Oscar.

La comunicazione è un aspetto fondamentale per la nostra Associazione, e non potrebbe essere altrimenti. Il nostro sito – costantemente aggiornato dall’ottimo team di comunicazione guidato da Federica Zar - registra una media mensile di 5mila utenti per circa 200/250 utenti giornalieri. La newsletter conta oltre 6mila iscritti effettivi e su Linkedin, dove registriamo correttamente il traffico maggiore per i canali social, abbiamo quasi 18mila follower.

Cuore pulsante dell’Associazione e terminali sul territorio di tutte le attività di FERPI sono le nostre Delegazioni.

Sono tante e frequenti le iniziative e gli incontri promossi. Dalla Sicilia al Piemonte, passando per la Campania, e l’Emilia Romagna, il Triveneto e naturalmente le due delegazioni più numerose di Lazio e Lombardia, il calendario di appuntamenti e occasioni di confronto è intenso e continuo. Ma soprattutto, grazie anche ad iniziative semplici ma geniali come i FERPIPoint e gli incontri informali tra associati, si percepisce concretamente la costruzione giorno per giorno di una rete di relazioni che sono sì professionali ma anche e soprattutto amicali.

Per questo le Delegazioni sono fondamentali nel disegno di questa nuova FERPI. Sono il primo punto di contatto per i soci e le socie e il terreno in cui si costruisce valore e si condividono esperienze.

I soci. Il vero tesoro della nostra Associazione

Qualche giorno fa ho incontrato un gruppo di nuovi soci per conoscerli, farmi raccontare le loro storie professionali e le motivazioni con cui si avvicinano alla nostra Federazione. Questo perché ritengo fondamentale ascoltare la voce della base associativa e grazie agli stimoli raccolti aggiustare la rotta e indirizzare al meglio le attività.

Uno degli aspetti più entusiasmanti di queste occasioni di confronto, oltre alla ricchezza che restituisce la storia personale e professionale di queste colleghe e colleghi, è il desiderio di contribuire alla vita associativa. E anche qui torniamo al tema del purpose di questa FERPI: una leadership che vuole essere inclusiva e partecipata, invitando ciascuno di noi a contribuire alla crescita dell’Associazione e ad essere parte attiva nel trasmettere i valori di questa FERPI nel proprio lavoro quotidiano e in tutti i contesti in cui è possibile portare la testimonianza di questo modo di intendere la comunicazione responsabile.

Concludo citando Herman Melville, l’autore di Moby Dick, che a metà Ottocento diceva: “Non possiamo vivere solo per noi stessi. Le nostre vite sono collegate da mille fili invisibili. E lungo queste fibre sensibili corrono le nostre azioni come cause e ritornano a noi come risultati”.

Ecco, questa è la FERPI che stiamo costruendo. Una fitta rete di relazioni che possa aiutare e sostenere ciascuno di noi nel suo quotidiano ma al tempo stesso offrire stimoli e spunti continui per migliorare sé stessi e la comunità nella quale operiamo con responsabilità e consapevolezza del nostro ruolo.

Grazie.

 

 

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