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#FERPICompetenze: la formazione FERPI per i non soci

07/06/2024

Daniela Bianchi - Segretaria Generale FERPI

FERPI apre le porte della Formazione ai non soci: un ulteriore passo per fare Cultura della Professione e promuoverne la Responsabilità.

Negli ultimi anni, il mondo della comunicazione e delle relazioni pubbliche è stato investito da un rapido e continuo cambiamento. In un contesto così dinamico, la formazione professionale diventa non solo un’opportunità, ma una necessità per mantenere aggiornate le proprie competenze e per rispondere efficacemente alle nuove sfide del mercato.

FERPI ha sempre riconosciuto l’importanza cruciale della formazione come strumento di aggiornamento professionale per i suoi iscritti. Infatti, la formazione è stata tradizionalmente un pilastro della vita associativa, rivolta esclusivamente ai soci, in linea con quanto previsto dalla Legge 4 del 2013, che regolamenta le professioni non ordinistiche in Italia.

Tuttavia, in questa fase storica caratterizzata da cambiamenti rapidi e profondi, FERPI ha deciso di aprire le porte della sua formazione anche ai professionisti non soci.

La Commissione dedicata all’aggiornamento e specializzazione professionale, ha lavorato per “creare una vera e propria palestra dell’apprendimento”, come ha  sottolineato il Presidente della Commissione di Aggiornamento e Specializzazione Professionale (CASP), Bruno Mastroianni, anticipando le linee guida dell’offerta formativa FERPI per il 2024, che si traduce in una serie di appuntamenti per allenare la mente, maturare competenze concrete, ma anche occasioni per condividere idee, progettare, partecipare.

La nuova prospettiva di #FERPICompetenze è basata su un modello che individua una cassetta degli attrezzi e delle competenze

Questo approccio si basa sull’idea che ogni professionista debba avere a disposizione una serie di strumenti e competenze diversificate per affrontare efficacemente le sfide del proprio lavoro, per disegnare non solo il proprio successo professionale, ma anche per contribuire responsabilmente al successo dei propri committenti.

La cassetta degli attrezzi di un professionista delle relazioni pubbliche e della comunicazione include una varietà di competenze tecniche e trasversali, che possono essere suddivise in diverse categorie:

1. Competenze Tecniche: Conoscenze specifiche del settore, come la gestione delle relazioni con i media, la scrittura e l’editing di contenuti, l’analisi delle metriche di comunicazione e l’utilizzo di strumenti digitali per le PR.
2. Competenze Analitiche: Capacità di analizzare dati e informazioni per prendere decisioni informate, comprendere le tendenze del mercato e valutare l’efficacia delle strategie di comunicazione.
3. Competenze Strategiche: Abilità di pianificare e implementare strategie di comunicazione e relazioni pubbliche che allineino gli obiettivi dell’organizzazione con le aspettative degli stakeholder.
4. Competenze Relazionali: Abilità di costruire e mantenere relazioni efficaci con vari interlocutori, compresi i media, i clienti, i dipendenti e il pubblico generale.
5. Competenze Trasversali: Abilità che attraversano diverse aree professionali, come la leadership, la gestione del tempo, la creatività, la capacità di lavorare in team e la risoluzione dei problemi.

Questo modello enfatizza l’importanza di un approccio integrato alle competenze, che considera non solo le conoscenze tecniche ma anche le capacità trasversali e le qualità personali. Questo modello suddivide le competenze in tre macro-aree:

1. Competenze Tecnico-Professionali: Specifiche del settore e aggiornate continuamente tramite formazione e pratica.
2. Competenze Trasversali: Essenziali per il funzionamento in contesti diversi e per la gestione delle relazioni interpersonali.
3. Competenze Personali: Riguardano l’approccio individuale al lavoro, come la motivazione, la resilienza e l’atteggiamento proattivo.

L’offerta formativa  2024 è stata formulata proprio seguendo questo schema e risponde all’esercizio di una responsabilità che una associazione come la nostra ha nel proprio DNA: mettere al centro la professione, rafforzarne gli aspetti strategici, fare costantemente cultura professionale, fornire alle professioniste e ai professionisti l’opportunità di confronto costante, e di conseguenza tutelare organizzazioni, aziende, istituzioni da inadeguatezze dannose, punto quest’ultimo che si esplicita anche con il nostro sostegno al 18° Goal dell'Agenda 2030 della Comunicazione Responsabile.

La formazione così intesa non è solo un mezzo per acquisire nuove conoscenze, ma rappresenta anche un’opportunità per creare e diffondere una cultura condivisa all’interno del settore, e offrire l’opportunità di  accesso alla formazione anche ai non soci, può contribuire a elevare il livello professionale complessivo, favorendo uno scambio di idee e best practices che arricchiscono l’intera comunità.

L’aggiornamento continuo è, infatti, cruciale in un settore dove le competenze richieste sono in costante evoluzione. Le nuove tecnologie, le mutate esigenze dei consumatori e le nuove modalità di comunicazione richiedono ai professionisti delle relazioni pubbliche e della comunicazione di rimanere sempre aggiornati. Ed è altrettanto evidente come la comunicazione e le relazioni pubbliche siano sempre più strategiche per lo sviluppo delle aziende e delle organizzazioni. In un mondo dove la reputazione, l’immagine e la capacità di relazionarsi con vari stakeholder possono fare la differenza tra il successo e l’insuccesso, investire nella formazione diventa essenziale. E in un’epoca di cambiamenti veloci e profondi, questa scelta conferma la volontà di Ferpi di essere, ancora una volta, un punto di riferimento per tutti i professionisti delle relazioni pubbliche e della comunicazione.

 

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