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Onorevole Comunicatrice: l'esperienza parlamentare della socia Sandra Cioffi

01/02/2007

Ferpi ha incontrato Sandra Cioffi, prima socia Ferpi a varcare il Parlamento.

Di Fabio Ventoruzzo
Pochi giorni fa ho avuto il piacere di incontrare Sandra Cioffi - disponibile, affabile e molto coinvolgente nella sua visione integrata' di politica e comunicazione -  per una breve intervista sulla sua esperienza nel mondo parlamentare e della comunicazione. Mi colpisce molto la sua rivendicazione del ruolo di comunicatrice (e non di comunicatore!) a testimonianza dello straordinario impegno per cercare di rendere la comunicazione una professione con un volto e non un semplice ruolo.
Grazie Onorevole!
Ecco quello che mi ha raccontato:
1. Qual è stata la sua esperienza in FERPI?"Sono diventata socia FERPI nel lontano 1973, all'inizio dell'avventura di FERPI e all'alba delle relazioni pubbliche in Italia. Dopo una laurea in Giurisprudenza ed un corso di specializzazione (uno dei primi) in relazioni pubbliche, sono stata la prima comunicatrice in Campania e nel Mezzogiorno.Per me FERPI è stata una casa in cui ho potuto compiere assieme a grandi e stimati colleghi professionisti un percorso di ricognizione per comprendere la specificità italiana delle relazioni pubbliche e cercare di adattare una pratica tipicamente americana alla nostra realtà.La mia esperienza in FERPI è stata e rimane molto positiva. Pur non essendo una assidua frequentatrice delle attività e dei lavori, ci sono molto legata per il bagaglio di conoscenze e di stimoli che negli anni hanno contribuito alla mia crescita e alle mie esperienze." 
2. Come le è servita la sua esperienza di comunicatrice nella sua avventura parlamentare?"In tutto il mio percorso, la mia esperienza come comunicatrice è stata fondamentale per l'impostazione del mio lavoro, prima nella vita professionale e poi nella mia avventura politica. Mi ha aiutato ad avere una mentalità rivolta all'ascolto e tesa a diffondere messaggi chiari. Mi sono sempre più convinta, inoltre, che la politica debba farsi capire anche attraverso l'uso integrato di diversi strumenti di comunicazione."
 3. Ci fa un primo bilancio della sua attività parlamentare?"Diciamo che si tratta di una esperienza al tempo stesso molto faticosa ed esaltante.Attualmente sono Capogruppo Popolari-Udeur in Commissione Affari Esteri, che in questi mesi si è trovata ad affrontare una serie di problemi spinosi collegati alle varie missioni internazionali che il nostro Paese si trova ad affrontare. Sono, inoltre, segretario della Commissione bicamerale per l'infanzia e, all'interno di questa, responsabile del gruppo per la comunicazione e le nuove tecnologie, altro tema caldo in questo ultimo periodo. All'interno del partito sono Segretario nazionale delle Donne Popolari-Udeur. Da poco, all'interno del Parlamento ho creato il "Gruppo Amici e Amiche del Mare" un'idea da comunicatrice e amante del mare che riunisce trasversalmente politici appartenenti a tutte le forze politiche di entrambi i rami del Parlamento. Come si può vedere la mia avventura parlamentare è molto intensa, ricca di soddisfazioni, carica di responsabilità, ma sempre con la comunicazione come cornice del mio lavoro."
4.  Come potrebbe essere di stimolo la sua esperienza per tutto il movimento di comunicatori? E per FERPI?"Credo che la mia esperienza potrebbe essere di stimolo per far capire che attraverso una comunicazione consapevole e gestita si può avere una marcia in più per raggiungere e ricoprire ruoli istituzionali. Da quasi 40 anni mi occupo di comunicazione, all'interno di organizzazioni pubbliche e private e sono fortemente convinta che valga la pena fare comunicazione e impegnarsi nell'attività politica. Ecco, a me piacerebbe vedere impegnati molti più comunicatori in questo ruolo, perché credo fortemente che il saper comunicare sia una leva strategica importante per fare politica."
5. Ci indica un buon relatore pubblico all'interno del Parlamento?"La mia esperienza parlamentare è iniziata da troppo poco tempo per essere in grado di rispondere a questa domanda.Mi preme, comunque, sottolineare che è cresciuta all'interno della classe politica la capacità di gestione della comunicazione: vedo infatti molti più parlamentari che hanno il senso della comunicazione. Da addetta ai lavori, mi sono accorta che c'è una grande volontà rispetto al passato di ricercare una semplicità del linguaggio e, soprattutto, la volontà dell'ascolto, elemento imprescindibile per fare politica." 
6.  Crede nella regolazione ex lege della nostra professione?"Credo che la riforma delle professioni che presto sarà approvata dal Parlamento possa rappresentare una prima, importante occasione per cercare di introdurre la nostra associazione e la nostra professione all'interno del dibattito politico italiano. Da parte mia c'è e ci sarà sempre la massima disponibilità per cercare di lavorare assieme a FERPI alla legittimazione della nostra professione."
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